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MEDICINA ESTETICA

Peeling

Cos’è il peeling?

Il peeling, definito anche esfoliazione chimica, è un trattamento di medicina estetica entrato nell’uso comune sin dagli anni 60. Già allora vennero pubblicati lavori sull’acido tricloroacetico, ma per molti anni il lavoro di Baker e Gordon con la loro formula basata sul fenolo divenne sinonimo del peeling chimico. Negli ultimi 20 anni l’acido tricloroacetico è stato scoperto come agente esfoliante. Questa scoperta ha suscitato notevole interesse ed è divenuto popolare.

L’acido tricloroacetico è diventato l’acido di scelta per i peeling chimici di profondità superficiale e media. Al contrario di molti agenti chimici, questo non ha nessuna tossicità sistemica, nè è stata riportata alcuna reazione allergica. Un peeling all’acido tricloroacetico profondo può creare una ipopigmentazione, ma questa è meno importante di quella che si può avere con un peeling al fenolo.

Il TCA è considerato un trattamento per la cute danneggiata dal sole.

Per chi è indicato?

I peeling superficiali e medi ottengono migliori risultati sulla cute che ha segni di elastosi attinica, ossia cute esposta cronicamente all’effetto del sole. In genere il paziente ideale è un paziente di sesso femminile con una cute sottile e carnagione chiara. I trattamenti più superficiali in genere sono eseguibili sulla maggior parte dei pazienti.

Quali sono i tipi di peeling?

I peeling sono classificati in base alla profondità di azione in superficiali, medi e profondi:

  • Superficiali: rimuovono alcune o tutte le cellule dell’epidermide fino allo strato basale o alla giunzione dermo-epidermica. Questi sono intraepidermici o epidermici;
  • Media profondità: distruggono o rimuovono il tessuto fino al livello del derma papillare (ossia il derma più superficiale).
  • Profondi: distruggono o rimuovono il tessuto sino a livello del derma reticolare.

Tale classificazione è importante poichè permette la scelta della profondità appropriata  a seconda delle profondità delle lesioni cutanee. Questa classificazione consente di avere un criterio di base di sicurezza, dal momento che i rischi di complicazioni aumentano con la profondità dei peeling. Per esempio un trattamento superficiale non causa una ipopigmentazione o un esito cicatriziale, mentre questi problemi sono possibili con i trattamenti più aggressivi. I peeling al TCA possono essere superficiali, medi o profondi.

Tutti i pazienti che devono essere sottoposti a un peeling di profondità media e superficiale necessitano di una buona preparazione cutanea. Lo scopo è quello di preparare la pelle in modo che la soluzione del peeling sia poi assorbita in modo uniforme e possa stimolare la pelle a guarire in modo più rapido dopo la lesione del peeling.

Il Retin A si è rivelato un ottimo agente di preparazione. Questo assottiglia lo strato corneo permettendo una migliore penetrazione dell’agente chimico del peeling e accelera la riepitelizzazione della cute dopo il peeling.

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Quando uso un peeling superficiale/medio/profondo?

La procedura per il peeling al TCA superficiale, medio o profondo è molto simile, sebbene la profondità del peeling dipenda da molti fattori, inclusi:

  • Il tipo di cute del paziente.
  • Come è stata preparata la pelle.
  • Come l’acido viene applicato (se pennellato o fatto penetrare profondamente nella pelle).
  • Quanti strati di acido vengono applicati.
  • Quanto è bagnato ogni volta il cotton-fioc con l’acido.

Il fattore più importante è la concentrazione dell’acido tricloroaetico. Se si tengono costanti il più possibile le altre variabili, la concentrazione dell’acido tricloroacetico diventa il fattore fondamentale nella profondità del peeling. Perciò la preparazione della cute deve essere la stessa sia per i peeling superficiali che per i medi.

In cosa consiste la procedura?

La procedura è eseguibile presso il nostro ambulatorio. Una vota che la cute è stata pulita, il paziente dovrà sdraiarsi sul lettino con il capo elevato di circa 45°. Questo angolo fa sì che il paziente sia più comodo e completamente sdraiato e sembra anche diminuire la sensazione di calore derivante dal peeling. L’acido può essere applicato sulla pelle con un pennello o con un cotton-fioc oppure con garze quadrate di 2 cm di  lato. Dal momento che spesso è necessario far penetrare il TCA dentro la cute, il pennello non è un mezzo molto efficace, e può essere utilizzata una garza. Dopo la prima applicazione il paziente si può rinfrescare. Una volta osservato il frost che si sviluppa nell’area appena trattata, procedo a trattare le altre aree.

peeling dr cappellina cesare

Dopo il trattamento, la paziente può lavarsi evitando di sfregare il viso

É doloroso?

Quando il TCA viene applicato sulla cute si ha una sensazione di bruciore che dura per qualche minuto; l’intensità del bruciore varia da paziente a paziente, dipendendo anche dalla concentrazione di TCA utilizzato.  Normalmente la sensazione di bruciore è moderata e i pazienti non necessita di alcuna anestesia o sedazione.

Il TCA è come un coagulatore chimico, che brucia le proteine all’interno della cute. Questo è alla base della formazione del frost bianco che si vede quando il TCA viene applicato sulla pelle. Più profondo è il peeling, più rapido e intenso è il biancore del frost. L’intensità del frost e l’edema cutaneo associato sono utili per giudicare la profondità del peeling.

I livelli del frost che si forma dopo un peeling superficiale o medio possono essere classificati in quattro gruppi:

  • Nessun frost (livello 0) la cute può apparire traslucido brillante, ma non c’è frost, dunque l’eritema è minimo o inesistente. Questo è un peeling molto superficiale che può solo rimuovere lo strato corneo.
  • Un leggero frost irregolare (livello 1 frost). Oltre all’aspetto brillante, la cute mostra qualche segno di eritema e alcune zone sparse presentano delle piccole zone di frost bianco. Questo è il peeling superficiale epidermico che causa per 2-4 giorni una leggera desquamazione.
  • Frost bianco e rosa (livello due frost). La cute ha un colore bianco uniforme ma c’è un forte colore rosa di fondo. Questo è il peeling epidermico a tutto spessore che guarisce in 5 giorni circa.
  • Frost bianco solido (livello 3 frost). La cute mostra un frost compatto, intenso, senza nessuna area rosa di fondo. Questo è il peeling che si estende profondamente fino al derma papillare e impiega 5/7 giorni per guarire.

Questi livelli di frost variano da paziente a paziente, ma garantiscono uno schema generale di trattamento.

Quali sono le indicazioni dopo il trattamento?

Le crosticine che si notano dopo alcuni trattamenti proteggono il nuovo tessuto sottostante: non vanno rimosse per evitare eritemi, infezione e iperpigmentazione e cicatrizzazione sfavorevole. Va insegnato a utilizzare un sapone neutro per lavare il viso e asciugare delicatamente il viso dopo la delicata insaponata. Quando si applicano le creme o gli unguenti bisogna fare in modo che il prodotto penetri bene nella cute piuttosto che frizionare.

Alcune regole sono da seguire durante la fase di guarigione:

  • Nessuna esposizione al sole.
  • Nessun esercizio fisico con sudorazione profusa.
  • Evitare il getto d’acqua della doccia diretto sul viso.
  • Non pizzicare, sfregare o toccare senza necessità il viso.
  • Cercare di dormire supini.

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